Grand Hotel Miramare *****

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Grand Hotel Miramare *****

Buono come il pane

Quest’anno il Grand Hotel Miramare festeggia il suo 120° anniversario. Abbiamo concentrato questi dodici decenni di storia in dodici “pillole di saggezza” che oggi guidano il nostro approccio alla vita. Ogni pillola è una lezione che abbiamo imparato da ciascun decennio e la terza, che presentiamo di seguito, si riferisce agli anni dal 1923 al 1932.

Gli anni Venti del Novecento sono stati anni tumultuosi.

Dopo la fine della Prima guerra mondiale l’Italia soffriva di una devastante depressione economica che dette origine al fascismo e portò all’ascesa di Benito Mussolini.

La reazione degli italiani al regime fascista dipese in larga misura dalla classe, dal sesso e dall’etnia di appartenenza. Per molti significò un inasprirsi delle difficoltà economiche e la perdita dei diritti umani fondamentali. Per altri il fascismo portò stabilità e orgoglio nazionale. L’impatto del regime variò anche a seconda della geografia, riflettendo la divisione storica tra Nord e Sud e tra aree rurali e urbane dell’Italia.

Negli anni Venti del Novecento gli hotel rappresentavano luoghi di classe e di prestigio, posti in cui l’alta società poteva riunirsi e socializzare.

Per questo motivo dovevano essere più che un semplice luogo di soggiorno per una notte o una settimana. Dovevano essere una lussuosa dimora temporanea ricca di stile e con ogni comfort e un perfetto esempio di pulizia e rispettabilità. Dovevano offrire tutta una serie di servizi, dalla piscina alla spa, e per accogliere gli ospiti importanti serviva un esercito di personale.

Negli alberghi e in simili luoghi di aggregazione crebbe l’importanza della musica e dell’arte, due pilastri che rimangono centrali per il Grand Hotel Miramare ancora oggi.

Visto tutto quello che stava accadendo intorno a noi, non possiamo certo dire che il nostro terzo decennio sia il nostro preferito. Ciononostante, ci ha comunque insegnato qualcosa: l’importanza di essere gentili e generosi. Il che ci porta alla nostra terza “pillola di saggezza” per la vita...

L’espressione “buono come il pane”, oltre al senso letterale, si usa per descrivere una persona premurosa e di gran cuore. Perché? Perché poche cose sono buone quanto il pane appena sfornato e se una persona è “buona come il pane” allora davvero non si può chiedere di più.

“Essere una brava persona” può sembrare semplice, ma è una scelta consapevole che richiede pratica e fatica. È una filosofia a cui teniamo molto al Grand Hotel Miramare. Essere disponibili, cortesi, premurosi.