Dopo la pioggia, arriva il sole
Quest’anno il Grand Hotel Miramare festeggia il suo 120° anniversario. Abbiamo concentrato questi dodici decenni di storia in dodici “pillole di saggezza” che oggi guidano il nostro approccio alla vita. Ogni pillola è una lezione che abbiamo imparato da ciascun decennio e la seconda, che presentiamo di seguito, si riferisce agli anni dal 1913 al 1922.
Questo fu un decennio dominato dalla guerra.
L’Italia entrò nella Prima guerra mondiale nell’aprile del 1915. Fu una guerra profondamente malvista sia dalle truppe che dai cittadini e che lasciò il Paese con una serie di problemi economici, non da ultimo perché il governo italiano aveva speso per finanziarla più di quanto avesse speso nei 50 anni precedenti. Non per niente, il debito contratto dall’Italia per questa guerra fu finalmente saldato solo negli anni Settanta.
A soli dieci minuti a piedi dal Grand Hotel Miramare si trova il Castello di Santa Margherita Ligure. Costruito originariamente a metà del XVI secolo per difendere Santa Margherita dagli attacchi dei pirati, dopo la guerra il castello divenne un monumento ai caduti.
In questo decennio, per ovvie ragioni, i viaggi e il lusso non erano una priorità, ma per il Grand Hotel Miramare vi furono due importanti cambiamenti...
- Nel tentativo di attirare un maggior numero di clienti inglesi, il sig. Torriani (il precedente proprietario dell’hotel) dette all’albergo il suo attuale nome: Miramare. Il cambio di nome portò gli effetti desiderati, portandoci al successivo cambiamento...
- Lo spostamento della stagione delle vacanze. Se prima i viaggiatori visitavano l’albergo nei mesi invernali, da ottobre a marzo, da quel momento in poi iniziarono a venire in estate. Fu un cambiamento importante, poiché da esso è dipeso gran parte del successo che seguì negli anni Cinquanta e Sessanta.
Gli anni della guerra sono stati difficili per tutti e forse l’Italia è stata uno dei Paesi che si sono ripresi più lentamente. Guardando indietro, questo decennio ci ricorda che anche i momenti peggiori sono destinati a finire, come ha confermato una volta di più anche la pandemia. Questa dunque è la nostra seconda “pillola di saggezza” per la vita: dopo la pioggia, arriva il sole.
In essa vi è letteralmente un riferimento al passaggio della stagione delle vacanze all’estate, ma la cosa più importante che ci insegna è riconoscere che alla fine possiamo tutti superare la maggior parte delle cose. Il sole tornerà sempre a splendere ed è questa positività che caratterizza il nostro hotel ancora oggi.